Descrizione
Il percorso si snoda lungo le colline e i vigneti di Montalto Dora e prevede la sosta in alcuni punti panoramici da cui si ha una magnifica visione a 360° sul Canavese. Dopo aver attraversato parte della zona coltivata a vigneti, si raggiunge il monte del "Maggio" da cui è possibile ammirare dall'alto i nostri laghi glaciali e godere di un magnifico colpo d'occhio sull'anfiteatro morenico della Serra; in giornate limpide il nostro sguardo può spaziare sulla pianura fino ad osservare all'orizzonte la collina di Superga ed il Monviso. Si raggiunge poi il Lago Nero, il più solitario ed incontaminato dei laghi eporediesi, incastonato tra ripide colline ricche di boschi.
Durante la passeggiata è possibile leggere le leggende popolari degli amori felici di Leonora e Gualfredo, del Trovatore e della Castellana, la tragica vicenda di Emma e Guiscardo narrata anche da Giuseppe Giacosa nelle sue opere e le storie delle streghe locali (i pé d'oca) che qualcuno giura di vedere ancora oggi, con il dito mignolo fiammeggiante, aggirarsi tra le mura di vecchie case abbandonate e decadenti.
Il percorso prevede diverse tappe che documentano gli aspetti naturalistici, culturali e paesaggistici della nostra zona: la Villa dei Baroni Casana, il secolare cedro dell'Atlante, la Chiesa di San Rocco, il castello .
Il percorso "Lago Nero tra miti e leggende" copie un anello si articola sulle colline, dopo aver attraversato parte della zona coltivata a vigneti e permette di sostare in alcuni punti panoramici da cui sarà possibile ammirare dall'alto i nostri laghi glaciali e godere di un magnifico colpo d'occhio sull'anfiteatro morenico della Serra; in giornate limpide il nostro sguardo può spaziare sulla pianura fino ad osservare all'orizzonte la collina di Superga ed il Monviso. Si raggiunge il Monte del "Maggio" Castello ed il Lago Nero, il più solitario ed incontaminato dei laghi dell'Eporediese che, incastonato tra ripide colline ricche di boschi, rievoca immagini di battaglie ed imboscate nello stile dei più classici racconti di Walter Scott.
Non mancheremo perciò di raccontarvi le nostre leggende che bene si adattano a questo ambiente: gli amori felici di Leonora e Gualfredo, del Trovatore e della Castellana nonché la tragica vicenda di Emma e Guiscardo; le storie delle streghe locali (i pé d'oca) che qualcuno giura di vedere ancora oggi, con il dito mignolo fiammeggiante, aggirarsi tra le mura di vecchie case abbandonate e decadenti.
Durante la passeggiata è possibile leggere le leggende popolari degli amori felici di Leonora e Gualfredo, del Trovatore e della Castellana, la tragica vicenda di Emma e Guiscardo narrata anche da Giuseppe Giacosa nelle sue opere e le storie delle streghe locali (i pé d'oca) che qualcuno giura di vedere ancora oggi, con il dito mignolo fiammeggiante, aggirarsi tra le mura di vecchie case abbandonate e decadenti.
Il percorso prevede diverse tappe che documentano gli aspetti naturalistici, culturali e paesaggistici della nostra zona: la Villa dei Baroni Casana, il secolare cedro dell'Atlante, la Chiesa di San Rocco, il castello .
Il percorso "Lago Nero tra miti e leggende" copie un anello si articola sulle colline, dopo aver attraversato parte della zona coltivata a vigneti e permette di sostare in alcuni punti panoramici da cui sarà possibile ammirare dall'alto i nostri laghi glaciali e godere di un magnifico colpo d'occhio sull'anfiteatro morenico della Serra; in giornate limpide il nostro sguardo può spaziare sulla pianura fino ad osservare all'orizzonte la collina di Superga ed il Monviso. Si raggiunge il Monte del "Maggio" Castello ed il Lago Nero, il più solitario ed incontaminato dei laghi dell'Eporediese che, incastonato tra ripide colline ricche di boschi, rievoca immagini di battaglie ed imboscate nello stile dei più classici racconti di Walter Scott.
Non mancheremo perciò di raccontarvi le nostre leggende che bene si adattano a questo ambiente: gli amori felici di Leonora e Gualfredo, del Trovatore e della Castellana nonché la tragica vicenda di Emma e Guiscardo; le storie delle streghe locali (i pé d'oca) che qualcuno giura di vedere ancora oggi, con il dito mignolo fiammeggiante, aggirarsi tra le mura di vecchie case abbandonate e decadenti.
Indirizzo e punti di contatto
Nome | Descrizione |
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Lunghezza | Km. 3,5 circa |
Tempo percorrenza | h. 3 circa |
Dislivello | mt. 170 circa |
Caratteristiche | Percorso misto: strada asfaltata e sterrata, sentiero E' consigliabile l'uso di pedule o scarpe da ginnastica dotate di buon carrarmato |
Informazioni | Chiunque desideri effettuare l'escursione naturalistica accompagnato dagli Informatori Turistici Volontari, può contattare il numero 0125.652771 o scrivere a omnia@comune.montalto-dora.to.it |